Zona Castagnarella

 

Via Boccaccio, Via Migliaccio e Via Dante Alighieri delimitano la zona che una volta era denominata Castagnarella. Era un uliveto di proprietà della famiglia De Stefani. Nei mesi di settembre e di ottobre vi si tenevano le fiere degli animali e, ciascuna, durava parecchi giorni. La prima era detta fiera dell’Angelo, la seconda prendeva il nome dalla festività della Madonna del Rosario. I paesani, però, le indicavano rispettivamente: “a fera a prima” e “a fera ultima”. Verso la fine degli anni ‘50 hanno incominciato a costruire ed, ora, la zona è tutta edificata. In questa zona vi sono quasi tutte le scuole: L’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato, la Scuola Media Statale e in locali privati, il Liceo Scientifico che ha il prospetto sulla Via Migliaccio, oltre al cosiddetto plesso Bova della Scuola Elementare. L’otto settembre del 1905 vi fu un violento terremoto e Girifalco, come molti altri paesi della Calabria, subì ingenti danni. I Girifalcesi scapparono alla Castagnarella, l’unica zona ampia e comoda vicina all’abitato. Portarono in processione tutti i Santi e, accampati alla meglio, vi rimasero parecchi giorni.

Fino agli anni ‘60 Via Boccaccio era nota anche come “via de u casu”. Il nomignolo non significa “formaggio”, ma piuttosto era una parafrasi per indicare che la zona, piena campagna ma vicina al centro abitato, era usata impropriamente anche come discarica di acque nere, in un tempo in cui la rete fognaria non era ancora completa.